giovedì 30 aprile 2015

Ritratti e autoritratti di Renato Guttuso in mostra a Bagheria

E’ stata inaugurata Sabato 18 Aprile, nella cornice tardo-barocca di Villa Cattolica a Bagheria, la mostra Guttuso - Ritratti e autoritratti, a cura di Fabio Carapezza Guttuso e Dora Favatella Lo Cascio. Il maestro di Bagheria, capofila del Realismo pittorico e figura imprescindibile del Novecento italiano, nel corso della sua carriera ha ritratto intellettuali, poeti, siciliani illustri, colleghi artisti, familiari e donne amate ed ancora amici e nemici: un’interminabile “galleria” di volti e di storie che rimarrà in mostra presso il Museo Guttuso di Villa Cattolica a Bagheria fino al 21 Giugno.
Attraverso i ritratti di Alberto Moravia, Lucio Fontana, Carlo Levi, Mario Alicata, Natalino Spegno, solo per citarne alcuni, l’esposizione di Villa Cattolica dà allo spettatore l’occasione di ripercorrere mezzo secolo di intensa storia intellettuale del nostro paese.
Guttuso ha ritratto più volte anche sé stesso, dando vita ad opere di rara intensità e tensione introspettiva (su tutti l’Autoritratto con Mimise del 1966).
Tra i dipinti in mostra spicca il famoso Ritratto di Gioacchino Guttuso agrimensore. Dal quadro emerge non soltanto il legame con il padre effigiato, ma anche il ricordo della sua città natale, quella Bagheria sempre sottilmente presente (quando non addirittura protagonista) in tutta la sua produzione artistica.
Da segnalare anche la presenza dell’inedito Ritratto di Giovanni Pirelli (1959), l’uomo che rinunziò a guidare l’importante azienda di famiglia pur di seguire la propria passione politica e intellettuale, e del grande quadro Gente nello studio (1938). In esso, lo studio romano del giovane Guttuso appare come il luogo privilegiato degli incontri dell’intellighenzia italiana di quel tempo. Antonietta Raphael, Mario Mafai, Aldo Natili, Armando Pizzinato e Mimise sono raffigurati dal pittore seduti sul suo letto, a conversare amabilmente.
Non mancano i ritratti di alcuni di coloro che furono gli “eroi” di Guttuso, come artista ed intellettuale: Picasso, considerato un vero proprio “maestro” ideale più ché un collega, ed ancora Lenin, ritratto in un piccolo ma preziosissimo olio e quasi ossessivamente presente, con il suo volto, nel capolavoro I funerali di Togliatti. Il dipinto, di grande formato, costituisce, a sua volta, un’immensa congerie di ritratti, tutti risolti nel bianco e nero per mezzo di una pennellata “disegnativa” che costituisce un marchio di fabbrica di Guttuso.
Un’intera sala è poi dedicata ai disegni, alcuni dei semplici schizzi, altri delle opere su carta molto più meditate, nelle quali il “Maestro di Bagheria” ha profuso tutta la forza espressiva del suo segno grafico.
La proiezione di rari filmati Rai, alcuni inediti, permettono al visitatore di entrare nel mondo di Guttuso e apprezzare la profondità del pensiero, la perizia dell’artista, il rigore dell’intellettuale.
Le opere sono state scelte tra quelle presenti nei più importanti musei, tra i quali la Galleria Nazionale d’arte moderna di Roma e gli Uffizi di Firenze, oltre che nelle collezioni private più rappresentative.
A supporto della mostra è stato prodotto un catalogo, corredato dai testi di Jean Luc Nancy, Salvatore Settis, Sergio Troisi e dei due curatori.
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, ad eccezione del Lunedì, a partire dal 19 Aprile e sino al 21 Giugno 2015, dalle ore 10:00 alle ore 19:00, presso il Museo Guttuso di Villa Cattolica.
Biglietto: 5,00 euro intero, 4,00 ridotto, gratuito per bambini fino a sei anni, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino, militari in divisa.
Per info: villacattolica@tiscali.it  -  091 943609

Giuseppe Alletto

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