di Marcello Falletti di Villafalletto
Il semestrale organo olivetano
chiude l’anno appena trascorso dedicandolo al Patriarca del Monachesimo
Occidentale san Benedetto Patrono d’Europa, nel 50° anniversario del Breve Pacis
Nuntius, emanato dal beato Paolo VI.
Nel discorso del 18 settembre
1947, papa Pio XII, proclamò san Benedetto «Padre dell’Europa», riportando alla
memoria lo sviluppo che egli dette alla «formazione e regolamentazione… del
consorzio dei popoli d’Europa, soprattutto col promuovere e curare il lato
spirituale…». Il 24 ottobre 1964, papa Paolo VI, emanò la Lettera Apostolica Pacis
Nuntius, sub anulo Piscatoris, enunciando, in modo ampio, il grande ruolo
che san Benedetto ebbe nell’ordinamento dell’Europa cristiana. Il beato
pontefice scrisse: «Con la Croce, cioè con la legge di Gesù Cristo, consolidò
ed incrementò le istituzioni della vita pubblica e privata… Cementando in tal
modo quell’unità spirituale dell’Europa, per la quale nazioni di lingua, di
razza e d’indole diversa, si sentirono un unico popolo di Dio». Nel medesimo
giorno, il Papa, si recò a Monte Cassino e nel terminare il suo discorso
aggiunse: «Ed è perché agli uomini del nostro tempo… sia ormai intangibile e
sacro l’ideale dell’unità spirituale dell’Europa, e non manchi loro l’aiuto
dall’alto per realizzarlo in pratici e provvidi ordinamenti, che abbiamo voluto
proclamare San Benedetto Patrono e protettore dell’Europa».
Questo importante numero de L’Ulivo
si apre con un articolo di Sebastiano Paciolla, dedicato al 2015: Per un
rinnovamento monastico nell’anno della vita consacrata. Seguono poi tre
interventi riguardanti il patrono d’Europa: Enrico dal Covolo, San Benedetto
messaggero di pace. I padri della Chiesa e la cultura dell’Europa unita;
Mariano Dell’Olmo, 1944-1964: Montecassino dalle rovine della guerra al
progetto di una nuova Europa. Nel 70° anniversario del bombardamento
dell’abbazia e nel 50° del Breve Pacis Nuntius di Paolo VI e Roberto
Nardin che affronta: L’eredità benedettina: Riflessioni a partire dal Breve
Pacis Nuntius di Paolo VI.
Non poteva poi sfuggire o mancare
un argomento tanto caro a noi tutti, legati alla Congregazione Benedettina di
Monte Oliveto e, particolarmente, al suo Fondatore, nel Settimo centenario dell’arrivo
di San Bernardo Tolomei nel deserto di Accona, nome del luogo dove sorse
Monte Oliveto Maggiore; ottimamente presentato da altri tre articoli: San
Bernardo Tolomei di Beniamino Stella; La spiritualità del deserto
nell’esperienza monastica di Luigi Gioia e L’amicizia nell’esperienza
delle origini in Accona e attualizzazioni di Cecilia Falchini.
Gli abituali “Articoli”
comprendono: L’“anno liturgico” nella Regola di San Benedetto. La domenica
fondamento dell’anno liturgico (prima parte) di Maria Teresa Saccente; La
fondation du Monastère de Mesnil-Saint-Loup et son évolution. D’hier à
aujourd’hui (1864-2014) di Bernard Buchoud e D’un chapitre général à
l’autre. Nos 15
dernières années: une marche en continu malgré les tâtonnements di François You.
L’emerito abate di Seregno, dom Valerio Cattana, nelle “Note”, esamina
lo stimolante argomento: Don Divo Barsotti e Monachesimo e mistica.
Lettere (1994-1997).
Il corposo testo continua
affrontando argomenti e notizie riguardanti la “Vita della famiglia monastica
di Monte Oliveto” (anche in lingua: francese, inglese e portoghese); quasi una
cronaca interna agli avvenimenti della Congregazione olivetana, allargati
esternamente anche a coloro che la seguono attentamente, pur non facendone
parte: Settimo Centenario dell’arrivo di san Bernardo Tolomei nel deserto di
Accona (1313-2013) a cura della Redazione, sintetizzando gli avvenimenti
dell’Anno Centenario, iniziato dall’abate generale Padre Diego M. Rosa, l’11
luglio 2013 e terminato il 19 agosto 2014; Enrico dal Covolo, riprende
l’argomento di San Benedetto abate, patrono dell’Europa, attraverso
un’omelia pronunciata durante la solenne concelebrazione eucaristica, l’11
luglio 2014, presso la Pontifica Università Lateranense (Città del Vaticano)
dove ricopre la prestigiosa carica di Magnifico Rettore. Dom Roberto Nardin
inizia la trattazione de La fondazione del monastero di San Sepolcro. Una
nuova Comunità Benedettina di Monte Oliveto (prima parte), comunità sorta
proprio lo scorso anno, durante l’importante centenario; i Fratelli di Mesnil
Saint-Loup, scrivono sulla festa per i 150 anni di fondazione del loro
monastero francese (Mesnil Saint-Loup: La fête des 150 ans).
Il volume si chiude con le
abituali “Indicazioni bibliografiche”, curate da diversi autori, che
comprendono: recensioni e segnalazioni; Bibliografia olivetana e da un
supplemento a cura della Conferenza Italiana Monastica, sugli Atti degli
incontri annuali dell’Assemblea Italiana dei Superiori Benedettini, XIV
Assemblea C.I.M. 2014, «Si revera Deum quaerit», Discernimento, accoglienza e
formazione delle nuove vocazioni, Bassano Romano, 22-25 aprile 2014, composto
da ben 62 pagine.
Come per gli altri numeri, del
nostro informatore olivetano, dobbiamo evidenziarne non soltanto l’elevato
interesse per la vita monastica che sviluppa, ma anche per la serietà e la
competenza dei redattori che ne fanno, ancora una volta, un testo necessario e
utile, nonché di facile lettura.
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