Signora Poesia
Uno spicchio di luna
ma bada che il taglio sia netto
non si sfregi chi da secoli
in silenzio ci accompagna.
Aggiungi un grumo di sole
ben filtrato mi raccomando
meglio se un raggio intero.
Di cristallo. Un’onda marina
non manchi. Sceglila fra le piú allegre
e limpide. (Eccone là una lambire
i tuoi piedi, afferrala ma non stringerla
troppo. Ecco … così… delicatamente
come carezza di mamma
alla sua bimba offesa).
Il colore poi sia ben dosato
e non importa se i chiari
prevalgono sugli scuri o se gli scuri
talvolta rischiarano sui chiari.
Di musica tanta e tanta e sempre
e nei cieli spargasi puliti.
Racchiudi il sogno in un’ampolla
di corallo però non dimenticare
e lascia che posi in silenziosa quiete
come neve che spegnesi in silenzio
o echi di bimbi nei meriggi estivi.
Nascondila nel tuo cuore
e cerca illuminarla con intelletto.
Un pizzico di fantasia non guasti
due pizzichi poi … non ne parliamo.
E non è finita.
Rotto ancora non è l’incanto.
Adesso… adesso è tempo di sguardi
di attese di fermenti gorgoglianti silenzi.
Come il mosto nella tinozza colma.
Ora davvero tutto è pronto.
Staccasi la forma
e come per magia
ecco erompere
alta libera innocente
ma sí lei proprio lei
signora Poesia.
signora Poesia.
Palermo, 2002
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