martedì 19 gennaio 2016

Pubblichiamo due filastrocche di Vittorio Riera dalla raccolta inedita “Filastrocche per piccini e meno piccini”

Filastrocca dei colori

Se al giallo il blu tu mescoli
il colore t'appare d'una vasta prateria,
e se al blu il bianco aggiungi,
un cielo senza nubi o stelle
ti parrà d'indovinare.
Stendi sul rosso ancora il blu,
la vedi, la senti la mammola odorosa? 
E la gusti, nel silenzio, l'alba 
se al rosso il bianco lentamente stendi?

Lo so, lo so che tu stupisci.
Mi guardi? Proprio non mi credi?
Allora è giusto che tu ci provi.



Filastrocca del no no e no

(Sì,
lo so
che ai bambini
si dice spesso no no e no.
Ma talvolta è cosa santa e giusta.
Gusta, allora, questa mia fila e strocca,
e dimmi, infine, se davvero è proprio sciocca).

Non giocare mai col fuoco,
lascia fare solo al cuoco.

Scotta l'acqua se la tocchi
quando bolle con gli gnocchi.

Sta lontano dalla fiamma,
meglio il cuore della mamma.

Non giocare coi cerini,
son davvero dei cretini.

Se poi vedi un detersivo,
pensa a un altro diversivo:

a una bambola che parli
ad un merlo che ti ciarli
a un tramonto a un filo d’erba
a una luna ancora acerba
alla Barbie che fa l’inchino
alla gazza sul camino
a una rondine che guizza
ad un fiore che si drizza
ad un mare alle sirene
alla mamma che ti vuol bene …

Non toccare i fil di luce,
guarda mamma cuce e scuce.
Non aprire dov'è una croce,
rimarresti senza voce ...

(Qui interrompo la mia fila e strocca
e non mi pare davvero sciocca.
T’ho parlato a cuore aperto,
un tantino come esperto.
Tu dirai, o forse no,
sì, ma, però 
no no
no).

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